02-08
gen: di nuovo al lavoro
Quattro
I nuovi astronomi previsti per la seconda metà della campagna
estiva sono arrivati questa settimana. Tony è arrivato
mercoledì a mezzogiorno dagli USA; Merieme e Caroline erano qui
giovedì sera. Una viene da Nizza, l'altra da Dumont d'Urville
dove ha appena svernato. Ora siamo in quattro: Tony installerà i
sensori sonici sulla torre americana, Merieme sarà occupata con
lo Scidar e Caroline predisporrà l'esperimento Airbus.
Sostituisce Jean-Louis, che non è potuto venire a causa di un
recente intervento chirurgico. Gli auguro una pronta guarigione. Faremo
del nostro meglio affinché l'esperimento funzioni!
Nuovi svernanti
Quattro nuovi svernanti sono arrivati questa settimana in aereo da
Dumont d'Urville. Il prossimo team invernale è ora completo…
beh, non del tutto: Lucia ed Eliseo sono via per qualche giorno. Lucia
è andata a Terra Nova per terminare alcuni lavori, mentre Eliseo
ha preso il convoglio per Dumont d'Urville. I nuovi svernanti sono
stati accolti da un aperitivo sabato sera. È stata l'occasione
per Jean-Louis, il cuoco, di passare ufficialmente le consegne al suo
successore, Loïc. In bocca al lupo, Loïc!
Spostamento di Corona
Il convoglio ci ha portato il piedistallo finale per l'esperimento
corona. Si tratta di una base in legno massiccio, identica a quella dei
telescopi GSM. Questa base si trovava all'osservatorio di Nizza e la
usavamo per provare gli esperimenti prima di inviarli in Antartide.
Dopo l'aria del mare, l'aria fredda polare. Giovedì pomeriggio,
con Gianpiero e Luciano, abbiamo fissato la base sul pavimento
realizzato due settimane fa. L'insieme è un po' rigido, quindi
dobbiamo controllare le vibrazioni sui dati di Corona.
Giovedì pomeriggio, con Tony, abbiamo iniziato a spostare Corona
sulla sua nuova base. Abbiamo dovuto smontare il banco ottico, il
telescopio e la sua montatura, per spostarli sull'altro piedistallo.
È stato difficile smontare il banco coronografico: è
infatti fissato al telescopio da due lacci metallici. Per facilitare lo
scorrimento del banco è stato inserito un cuneo di plastica, che
in realtà si è completamente incollato al telescopio.
Abbiamo dovuto smontare l'insieme telescopio+banco e spostarlo
nell'igloo in legno. Abbiamo pensato che sarebbe stato più
facile in un'atmosfera calda… In realtà, diverse ore dopo era
ancora bloccato. Abbiamo dovuto utilizzare un riscaldatore per soffiare
aria calda sui pezzi metallici e utilizzare il martello per liberare il
banco… Una volta libero, abbiamo trovato il cuneo di plastica
completamente deformato. Lo abbiamo buttato e abbiamo limato i bordi
del fissaggio. Martello e lima: gli attrezzi fondamentali per gli
esperimenti in Antartide!
Abbiamo quindi posto il telescopio sulla sua nuova base;
dell'allineamento polare ce ne occuperemo nei prossimi giorni.
Domenica Merieme ha potuto mettere in pratica il suo talento di sarta
realizzando una copertura per corona, che blocca le luci parassite.
Ottimo lavoro, Merieme!
Installazione dello Scidar
L'arrivo di Merieme è stato il punto di partenza per
l'esperimento Scidar. Il pezzo principale è il telescopio,
chiamato M16 per il suo diametro di 16 pollici. Questo telescopio
è qui sin dall'inizio della campagna estiva ed è stato
usato per l'allineamento ottico di Corona. Il suo supporto è
stato portato dal secondo convoglio insieme a tutti i cavi.
Quando arrivano i nuovi apparecchi, la prima cosa da fare è
controllare tutto. Tutti i cavi erano in ottimo stato e i motori del
supporto funzionavano regolarmente. L'unico problema era al sistema di
riscaldamento del motore di ascensione destro (responsabile del
tracciamento delle stelle). Il sensore di temperatura era rotto. Tony
lo ha sostituito con uno di riserva e tutto si è sistemato.
Stiamo diventando esperti di supporti astrofisici… sappiamo bene come
montarli e smontarli. Presto potremo organizzare delle gare a tempo…
Venerdì pomeriggio abbiamo iniziato a impostare il supporto
dello Scidar. La sua posizione è sulla seconda piattaforma, dove
è stata posta la base due settimane fa. Abbiamo trascinato tutti
gli elementi del supporto sulla piattaforma usando la scala in legno,
quindi abbiamo srotolato i cavi. Una decina di cavi collega i
componenti elettronici (situati nel capanno di legno) ai motori del
telescopio e alle telecamere.
Il giorno dopo, abbiamo dovuto sollevare il tubo del telescopio. Il
lavoro l'abbiamo fatto io e Tony… probabilmente adesso è
decollimato! Abbiamo finito di montare il telescopio, che ora è
il più grande nel raggio di 1000 km!
Airbus
È un esperimento di misurazione della luminosità
del cielo a infrarossi (banda K). Caroline è venuta qui per due
settimane per aiutarci a predisporlo. Dobbiamo essere veloci per poter
sfruttare la sua presenza. Sabato e domenica abbiamo aperto le scatole
e guardato l'attrezzatura. Nessuno di noi conosce l'esperimento:
abbiamo solo la documentazione e le discussioni tenutesi a Nizza prima
della nostra partenza. È come giocare con i Lego: scopriamo,
proviamo… Domenica sera, il montaggio dell'Airbus, un Astro-Physics
1200 (un altro!), era finalmente completo. Non è stato facile e
ancora una volta abbiamo dovuto usare la lima…