8-14 mag

Questa settimana abbiamo avuto il nostro record di freddo dall’inizio dell’inverno, il termometro è sceso sotto i –75°C per la prima volta.

Spesso ho sentito dire che sotto i –30 o –40 non si sente la differenza, questo vuol dire non conoscere il freddo. Quando non c’è vento la sensazione immediata fuori della base è che il freddo è moderato, questo quale che sia la temperatura. Poi si comincia ad aver freddo, di solito alle estremità, mani, piedi,viso, la differenza essenziale tra –40 e –70 sta nel tempo necessario a provare questa sensazione di freddo. Più fa freddo e più il calore accumulato se ne va in fretta.

Ho lavorato sui telescopi a –75, è difficile restare fuori per più di 5 minuti, soprattutto a causa delle mani, si deve lavorare con piccoli guanti per poter manipolare cacciaviti, chiavi, cavi. Ho constatato per contro che è possibile fare la pipì a queste temperature, la pipì arriva ancora liquida al suolo.

Quando c’è vento però è l’inferno, si è subito storditi dal freddo, la minima superficie non coperta gela in pochi minuti, la pelle diventa bianca e scompare la sensazione tattile, meglio a –75 senza vento che –60 con vento di 3 m/s.

Più tardi somno i piedi che diventano freddi, siamo equipaggiati con scarponi canadesi certificati fino a –74°C, sono muniti di scarpetta interna in cui io ho messo un foglio di materiale isolante che mi permette di resistere per più tempo. Ma la neve è fredda, sui –60 nel giro di un’ora si comincia il freddo alle punte dei piedi. Anche all’interno degli shelter la temperatura è molto bassa in vicinanza del pavimento (ci sono a volte 20°C di differenza tra pavimento e soffitto dello shelter), e così si sente ugualmente freddo. L’anno scorso il record è stato di –78.6°C , cosa ci aspetta quest’anno?