15-21
mag
-79.4
°C
. E’ la temperatura più bassa che abbiamo avuto dall’inizio
dell’inverno. La temperatura è stata rilevata da Lucia sulla
stazione meteo AWS alle 6.42 del 21 maggio. Abbiamo battuto il record
di freddo dei due inverni a Concordia. L’anno scorso la temperatura
più bassa è stata –78.6°C ottenuta in settembre.
Se si prendono le medie mensili sembra che lo scorso inverno fosse
più freddo almeno fino ad aprile (differenza tra 1 e 3 gradi) ma
noi abbiamo gli estremi più marcati. L’inverno è comunque
solo all’inizio e stiamo aspettando impazienti il passaggio sotto i
–80°C.
Un altro record battuto questa settimana è il wind chill:
-109.5°C, il 18 maggio alle 8.11, il wind chill è la
temperatura che il corpo percepisce in presenza di vento.
A queste temperature bassissime metà dei telescopi non lavorano
bene, alcuni motori si bloccano e non seguono le stelle. Il display
degli encoder mostrano coordinate a caso, le immagini sono distorte a
causa delle forze esercitate sugli specchi (possiamo sapere se è
caldo o freddo fuori, guardando l’aspetto delle immagini… un termometro
poco costoso).
Videoconferenza
Abbiamo avuto una VDCquesta settimana con l’Istituto S. Paolo
di Milano, l’ospedale dove lavora Roberto Dicasillati, il medico del
primo inverno. C’era anche Emmanuele (il glaciologo del primo inverno).
Molti bambini ci han fatto domande ma la qualità della
trasmissione video era mediocre. La prossima VDC è per
giovedì 25 con l’Ambasciata d’Italia a Washington.
Spettroscopia
E’ l’arte di scomporre le luce nei suoi colori, come le gocce
d’acqua producono l’arcobaleno. Per la prossima luna crescente, abbiamo
stabilito, dietro proposta dell’Osservatorio di Parigi, di realizzare
alcuni spettri dell’alone luminoso (la parte scura della luna,
leggermente illuminata dalla Terra durante la fase crescente). Speriamo
di determinare la presenza di segni di clorofilla nella parte rossa
dello spettro sull’alone luminoso, infatti questa luminosità non
è altro che la luce terrestre riflessa dalla luna, per cui si
dovrebbe trovare la presenza di segni della clorofilla quando la luna
riflette l’America del Sud e la foresta amazzonica.
Così queta settimana ho montato un piccolo spettroscopio. Ho
provato a realizzare una piccola rete trasmissiva quando sono venuto in
Antartide in novembre. Un sottile film plastico sul quale sono incisi
un gran numero di segni paralleli (528 per mm) e questo crea lo stesso
effetto di un prisma o di una goccia d’acqua: scompone la luce in
arcobaleno. Questo è il cuore di uno spettroscopio, con
l’aggiunta di qualche ottica e di un detector (qui un CCD di una
videocamera): Il tutto è assemblato su un piano di legno. (foto
a sinistra).
I primi test, durante la settimana, son stati realizzati su lampade.
L’immagine sotto mostra lo spettro di una lampada al neon e di una a
incandescenza. La seconda mostra una distribuzione continua di colore
dal rosso al violetto. La lampada al neon mostra la luce solo di alcuni
colori (in questo caso parliamo di spettro delle linee di emissione).
Per questi test il CCD della videocamera è stato sostituito da
quello della mia macchina fotografica che fornisce immagini a colori
(la videocamera in B/W).
Tutto sembra ok, le osservazioni della luna sono previste la prossima
settimana.