24-30 luglio : prima aurora

Abbiamo avuto alla fine la nostra prima aurora. Nella notte tra sabato e domenica verso le 4 del mattino. Io ero in cima alla piattaforma DIMM per pulire le ottiche e ho notato una debole luce all’orizzonte NNW, larga circa 60°, molto simile alla luce prodotta al levarsi della luna. Ma la luna era calata alcune ore prima e non era nella posizione e nel momento dell’alba. Nessun colore, semplicemente grigio, proprio come l’immagine di una nebulosa nel vetro di un piccolo telescopio. La nebulosa ha bellissimi colori (rosso, verde…) ma è così debole che l’occhio non può vederli. La visione notturna di oggetti deboli è bianco e nero.
Ho pensato potesse essere un’aurora australe ma non ero certo, così sono corso alla base per prendere la macchina fotografica e il treppiede. L’esposizione fotografica ha confermato che era davvero un’aurora.
Ho fatto alcuni scatti poi ho esitato a svegliare tutti per un’aurora così debole, ho svegliato Minh-Ly ma il tempo di arrivare e il fenomeno era terminato. E’durato poco: poco più di mezz’ora dal momento in cui l’ho percepito dall’alto della piattaforma.
Una aurora debole ma almeno non ripartirò senza averla vista. Concordia è posizionata male per l’osservazione delle aurore. Esse avvengono sul perimetro di un cerchio di 3000km di diametro centrato al polo magnetico, vicino alla base Vostok. Noi siamo vicini al centro del cerchio e non vediamo le aurore se non le più luminose. Buona cosa per gli astronomi che le considerano come inquinamento luminoso. A Dumont d’Urville e al Polo Sud le aurore sono quasi quotidiane.

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A seguito dell’intervista telefonica del 20 giugno, il giornale bretone Le Telegramme ha pubblicato un articolo nel numero del 26 luglio. Un articolo di due pagine più la pagina iniziale. Un grazie a Telegramme per il bell’articolo che presenta diversi aspetti della ricerca scientifica francese in Antartide.

Chiarore terrestre
Ogni mese, alcuni giorni prima o dopo la luna nuova, si può osservare una bella crescita e il fenomeno del chiarore terrestre, una parte della luna si illumina a causa della riflessione della Terra. Con scienziati dell’Università di Parigi e Alta Provenza abbiamo iniziato un programma dedicato alle osservazioni del chiarore della Terra.
L’ultima campagna di osservazioni è stata in maggio, la luna crescente non era osservabile a Dome C in giugno (era sotto l’orizzonte). In maggio abbiamo ottenuto gli spettri del chiarore (intensità in funzione della lunghezza d’onda), per determinare un eventuale effetto legato alla clorofilla terrestre. Sfortunatamente il tempo è stato brutto durante i due giorni previsti per le osservazioni.
Così aspettavamo luglio con impazienza, ho ripreso il mio spettrografo fatto per l’occasione e con qualche aggiustamento, cambiando la macchina fotografica. La videocamera che ho utilizzato per l’acquisizione degli spettri presentava qualche difetto (cattivo segnale, incrementi automatici del tempo di esposizione) e l’ho sostituita con una degli esperimenti GSM, col motore in panne dopo qualche settimana.
Le prime prove sul cielo sono state fatte nella notte tra il 28 e 29 luglio. Ho ottenuto dei bei spettri di oggetti come Canopo, Sirio o Giove. E’ stata anche l’occasione per alcuni aggiustamenti, tempo di esposizione, fuoco, e ho dovuto anche imporre un spegnimento delle luci fuori della base che sono in cima ai tetti delle torri.
I due possibili giorni per le osservazioni erano il 29 e il 30 luglio, ma in accordo con la legge di Murphy il primo giorno era nuvoloso, particolarmente vicino all’orizzonte dove c’era la luna. Nel pomeriggio le nuvole sono sparite ma era troppo tardi per fare qualcosa. Il 30 il cielo era sgombro ma con un po’ di vento (4-5 m/s) e si alzava della neve formando una strato di quasi nebbia. C’era un alone intorno alla luna che ha reso difficoltoso vedere il chiarore terrestre. Ma il vento si è calmato verso il tardo pomeriggio e ho potuto fare le mie osservazioni speranzoso. Ora le osservazioni stanno per essere elaborate dai miei colleghi in Francia. Incrociamo le dita… solo altre due lune crescenti saranno osservabili prima che arrivi l’estate, in agosto e settembre, dopo ci sarà luce per 24 ore e si potranno fare le osservazioni solo dopo il prossimo marzo.